Qualche cosa di me
che non si vede dall'esterno

Qualche cosa di meche non si vede dall'esterno

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dove ho la possibilità di presentarmi.

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Ci sono vari modi per presentarsi a qualcuno. Nome, cognome, professione, età, stato civile, titoli di studio, traguardi raggiunti, lingue conosciute, viaggi ed esperienze fatte. Questo è più o meno tutto quello che si può comunicare all’altro sul proprio conto, spesso per impressionarlo favorevolmente e per vantarsi (senza farlo troppo spudoratamente) dei propri successi.

Nel mondo fisico, quello della materia, è così che ci si presenta. Tuttavia, come immagino già sai, oppure come avrai modo di scoprire seguendomi, é un fatto che tutto nell’universo è composto per il 99.99999% di energia vibrante e soltanto per lo 0,00001% di materia. Proprio per questo motivo preferisco presentarti quella parte di me che non si vede all’esterno.

Comincio con il dirti che mi trovo a circa a metà del mio percorso evolutivo qui sulla terra. Che in questa vita mi sono dato molto da fare per evolvere ed ho fatto passi da gigante. Alcune delle tappe più importanti di questa mia esistenza sono state la nascita nel 1961 in una famiglia molto modesta in valle Antigorio, nel profondo nord della regione Piemonte.

Mia madre é casalinga e mio padre era scalpellino. Sono cresciuto in montagna, tra mucche, galline, conigli, campi di patate, orto, pascoli, sci, neve, giri in montagna, ecc. Degna di nota era la mia pochissima voglia di studiare. Preferivo i lavori manuali, come spaccare la legna o accudire gli animali che sacrificavo con grande serenità per far cucinare a mia madre un buon arrosto la domenica quando i parenti venivano a trovarci.

Poi, un brutto giorno, quando avevo 8 anni, un evento tragico mi segnò la vita per sempre. Mio padre nel bel mezzo della festa del paese decise di farla finita e si tolse la vita. Mai avrei immaginato che quel gesto così plateale con quel distacco così duro, avrebbe segnato la mia esistenza in modo così profondo.

In quell’attimo capii che, in qualità di primogenito, toccava a me aiutare mia madre e mio fratello minore. Il mio atteggiamento rispetto alla scuola cambiò all’istante e dalla terza elementare in poi venni sempre lodato dai maestri e professori come uno dei ragazzi più capaci e diligenti della classe.

Beh, a pensarci bene, nella sfortuna generale questo era uno dei pochi vantaggi che si era manifestato nella mia vita. Il mio grande impegno per risollevare le sorti della famiglia continuò nel tempo e negli anni che seguirono mi applicai moltissimo sia nello studio come pure nel lavoro.

A seguito di quegli eventi la mia vita si trasformò e divenni molto determinato nel raggiunge traguardi che permettessero a me e alla mia famiglia di sentirsi nuovamente al sicuro. Oggi quando mi guardo indietro e ripercorro la mia vita mi dico: bravo Enzo, ti sei dato da fare, sei anche andato oltre le più rosee aspettative.

Nel 2019, quando avevo 58 anni, ho deciso di terminare la mia lunga carriera professionale, come dirigente presso un importante multinazionale Svizzera nel settore della finanza e previdenza, per dedicarmi completamente alla mia evoluzione personale e al progetto Longebility.

Perché ho creato Longebility?

Il decesso prematuro di mio padre aveva lasciato il segno. La mia anima continuava a farsi domande profonde: perché viviamo, qual’è il senso dell’esistenza, cosa bisogna fare per vivere felici, Dio esiste, cos’è la morte, ecc. Per mia anima intendo quella parte di me non visibile che mi ha portato ad essere ciò che sono. Diciamo il seme che ha generato l’albero.

A 18 anni mi ribellai al dogma della religione. Tolsi la catenina con il crocifisso d’oro che avevo al collo e la chiusi definitivamente in un cassetto. Quel gesto era scaturito dalla voglia di conoscere la verità invece che semplicemente accettare quella che mi veniva raccontata. Quel gesto fu molto determinante nella mia vita perché mi consentì di osservare e analizzare l’esistenza con un’intuizione guidata da logica e rigore.

Compresi che la maggior parte delle persone sopravvivono, tirano semplicemente avanti tra un obiettivo ed un altro credendo che il senso della loro esistenza sia raggiungere obiettivi nel mondo materiale senza rendersi conto che, alla fine, l’ultimo viaggio è senza tasche e nulla di tutto ciò che si è accumulato in vita può essere portato con sé.

Mi sono reso conto di quante persone, tra le quali tantissimi miei ex clienti, puntavano ad accumulare enormi ricchezze materiali sperando di trovare in esse sicurezza, appagamento e felicità. Nella maggior parte dei casi li ho poi visti invecchiare ed in alcuni casi morire con gli occhi di chi sembrava aver sprecato la vita. Come chi avesse lottato per obiettivi sbagliati e soltanto in quel momento, quando ormai era tardi, si fosse accorto di aver vissuto per una causa sbagliata.

Anche per questi motivi con il passare degli anni mi sono sempre più interessato alla parte immanifesta della vita ed ho studiato la metafisica per comprendere meglio cosa c’era in quel 99,9999% di realtà invisibile. Di anno in anno investivo sempre più tempo, energia e denaro per conoscere e comprendere chi siamo, da dove veniamo e dove siamo diretti.

Ho viaggiato parecchio, ho incontrato saggi, sciamani e monaci. Ho raccolto informazioni da ognuno di loro, ho incrociato le informazioni ed ho visto che il tutto combaciava. Molte informazioni antiche corrispondevano perfettamente alle evidenze scientifiche più moderne.

Ecco che proprio nel 2015, durante un viaggio sabbatico durato 3 mesi che mi ha portato in India, Cambodgia, Nepal, Birmania e Buthan, ho deciso che era giunto il tempo di dedicare la mia vita a divulgare le conoscenze e le esperienze che avevo acquisito. Ho così deciso di fondare Longebility e dedicarmi in particolare modo alle persone che entrano o si trovano già nella loro seconda metà della vita.

Ritengo infatti che le persone over 50 siano particolarmente sensibili alle grandi domande: chi sono, perché sono qui, cosa devo fare per essere felice, cos’è la morte, ecc. Sono più sensibili perché stanno per lasciare gli impegni lavorativi che li hanno obbligati a giungere fino a quel momento in modalità “pilota automatico”, guidati dal bisogno o dall’ambizione di studiare, lavorare, fare famiglia, guadagnare, fare carriera, allevare i figli, ecc.

Nella prima metà della vita c’è infatti poco tempo per le grandi domande, al massimo ci si pensa per un minuto in occasione del funerale di un’amico o un parente. Il passaggio tra la prima e la seconda metà della vita è molto interessante e delicato, può essere l’inizio della discesa o il rilancio verso una nuova comprensione della vita stessa.

Cosa posso fare per te?

Posso condividere con te le informazioni e le esperienze che mi hanno portato a trasformare completamente la mia consapevolezza e vivere oggi con obiettivi totalmente diversi da quelli che la mia famiglia e la società mi avevano proposto e trasmesso. Non ho messo nel cassetto soltanto il crocefisso d’oro, ma anche un’infinità di credenze condizionanti che ci tengono bloccati, che ci fanno sentire in colpa e non ci lasciano liberi di vivere appieno l’esperienza della vita. 

Come coach e formatore Longebility posso essere utile per due categorie di persone. La prima è quella delle persone che si fanno domande e non hanno ancora trovato risposte. La seconda categoria è quella dei dei tristi e sconsolati che credono che la loro vita sia inutile. 

Se fai parte di queste due categorie con Longebility hai a disposizione una grande occasione. Non tanto perché io posso fare qualche cosa per te, ma piuttosto perché la tua curiosità o la tua insoddisfazione possono essere la molla più potente affinché tu faccia qualche cosa per te. Un po’ come quando io, da ragazzino di 8 anni, mi sono sentito fragile ed impotente di fronte agli eventi della vita ed ho dovuto e voluto trovare la forza di reagire. L’ho fatto con così grande determinazione da spostarmi in un nuovo territorio di possibilità. 

Se vorrai potrò sostenerti e accompagnarti in un percorso evolutivo. La mia anima condividerà le consapevolezze raggiunte con la tua anima . M’interessa meno come ti chiami e cosa hai fatto nella vita. M’interessa soprattutto chi sei ora, chi c’è dentro quel corpo e perché sei venuta/o sulla terra a vivere l’esperienza che stai vivendo. 

Nel mio libro intitolato: INVECCHIARE FA PAURA SE NON SAI COME FARE, trovi moltissime informazioni e strategie per trasformare la tua vita. Leggilo, sono sicuro che sarà un buon punto di partenza. 

Nel libro cerco di spiegare con parole semplici come fare per diventare longevi, sani felici. Lo so che ti sembra troppo bello per essere vero, quasi un’obiettivo impossibile. Lo pensi perché sei condizionata/o da una cultura sociale e religiosa che vuole che tu sia debole e che ti senta impotente. Se oggi sei infelice, arrabbiato o deluso è soltanto perché credi che quei condizionamenti siano degni di considerazione e rispetto. 

Per riprendere le parole di Morfeo a Neo, nel film Matrix, quello che ti propongo non è facile, ma é solo la verità. Se avrai il coraggio di affrontarla ed aprire gli occhi potrai trasformare la tua seconda metà della vita nel periodo più bello, interessante ed evolutivo di sempre. 

A presto. 

Enzo

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