Longevità: è possibile invecchiare ed essere anche felici? In questo articolo trovi le prove che dimostrano che è possibile.

Felici

Scopri cosa c’era nell’aria nel secolo scorso che faceva invecchiare prima del tempo le persone.

Il ricordo che ho dei miei nonni è di persone sempre state anziane, anzi vecchie.

Facendo quattro conti, quando io avevo 10 anni loro dovevano averne circa 50, ma ai miei occhi erano vecchi e si comportavano da vecchi.

Quando mi capitano delle fotografie di famiglia tra le mani rimango meravigliato ed osservo con stupore come sembravano persone di altri tempi, come minimo 20/30 anni più vecchi rispetto agli standard di oggi.

Il loro modo di vestire, di atteggiarsi, di pensare … era DA NONNO!

O meglio, era da vecchio.

Non ho proprio ricordi che abbinano la figura dei miei nonni a qualcosa di dinamico, sportivo, sano, bello e giovanile (ma in generale questo vale anche per tutte le persone che a quei tempi avevano oltre 50 anni).

Ho invece ancora nelle orecchie i discorsi rassegnati che mettevano in evidenza come la vita era dura e come bisognava “sperare” nella buona salute.

A quel tempo ascoltavo con rispetto reverenziale quelle affermazioni e una voce dentro di me chiedeva?

Ma che cavolo di vita è mai questa? Studiare, lavorare, vita di sacrifici, invecchiare, ammalarsi e morire?

Sarà meglio cercare di godersi almeno le vacanze scolastiche perché poi tutto sembra diventare più triste e complicato.

“Se il destino vuole” era una delle frasi tipiche di quegli anni.

Quando qualcuno si ammalava gravemente o moriva veniva sempre tirato in ballo il famoso Signor Destino. Proprio quando una persona poteva star bene, il signor Destino saltava fuori improvvisamente e se lo portava vai.

Sono forse famigliari anche a te discorsi del tipo: era una brava persona, aveva lavorato tanto, una vita di sacrifici e, proprio al momento buono, dove poteva respirare un po’ e godersela, il destino ( esatto, sempre lui) se l’è portato via. La vita è proprio ingiusta, ecc, ecc… 

Tutti a dare la colpa al signor Destino.

Oggi sono più consapevole dei meccanismi mentali e di come i nostri pensieri creano la realtà e, ripensando alla mia fanciullezza, mi sembra di essere uno scampato al pericolo. Il grande pericolo di rimanere condizionato senza via di scampo da quella “forma mentis”. 

Una forma mentis che ti presentava la vita come una pena da scontare e se ti andava bene la scontavi un po’ meglio di altri, ma sempre pena era.

Immagino sei d’accordo con me che uscire da quel modo di pensare era difficile per chiunque anche perché erano ben pochi coloro che detenevano il sapere. Erano i preti, i professori ed i medici. Loro avevano studiato e quello che dicevano contava.

Difficile a quei tempi fare il diverso e inventarsi di voler mangiare meglio per essere più sano, fare sport, pensare positivo e attorniarsi di persone con mentalità aperta e giovanile per puntare ad un’alta qualità di vita.

Inimmaginabile osare di pensare ad una vita lunga, sana, bella e felice. A meno che il signor Destino…

Come minimo si correva il rischio di sembrare “strani” e di voler andare contro natura.

Se anche tu sei nato negli anni 60 hai la fortuna di aver conosciuto i tuoi nonni, nati probabilmente ad inizio 900 e sai bene di cosa parlo.

Negli anni 60 i senior erano già vecchi. Perché la maggior parte di loro erano programmati per essere vecchi ed inevitabilmente pensavano da vecchi, si comportavano da vecchi e apparivano realmente vecchi.

Nell’aria c’era quindi qualcosa di veramente speciale, qualcosa che aveva dei poteri magici. Era la “forma mentis” delle persone, che andava a influenzare lo stato fisico, emotivo e psicologico delle persone.

Una sorta di effetto “nocebo”.

Non sai cos’è l’effetto Nocebo? Te lo spiego in modo molto semplice, e ascoltami bene per favore perché può fare la differenza per te tra una vita subita ed imposta dal signor Destino e una vita creata da te come la vuoi tu!

Per usare una metafora potrei dirti che la vita è come la tela sulla quale si mettono i colori, puoi metterli a caso e sei nel mondo delle reazioni oppure puoi decidere come mettere ogni pennellata per realizzare la tua opera d’arte e, in questo caso, sei nella creazione.

L’effetto “nocebo” è il contrario dell’effetto “placebo” che si manifesta quando pensi che qualcosa ti fa bene e solo il fatto di crederlo lo fa accadere veramente. E’ un fenomeno ampiamente studiato in medicina che ha capito che somministrando pastiglie di zucchero in buona parte dei casi si ottiene lo stesso risultato come se si fosse somministrato il farmaco. 

L’effetto “nocebo” agisce allo stesso modo, ma porta alla malattia e non alla guarigione.

La “forma mentis” degli anni 60 ed il signor “Destino” erano l’effetto nocebo che modificava le persone rendendole vecchie prima del tempo.

Di acqua sotto i ponti ne é passata tanta (dal 1960) .. e oggi la società ci permetterà GRATIS e SENZA SFORZO di essere tutti longevi, sani e felici?

Il modo di pensare delle persone e la cultura generale si è letteralmente trasformata dagli gli anni 60 in poi, con un incremento di “giovanilismo” spettacolare, soprattutto negli ultimi 20 anni.

Molti “nonni” di oggi pensano al loro fisico come una macchina da tenere in forma. Le palestre sono ben frequentate da senior di 60, 70, 80 anni e anche oltre che non vogliono mollare.

Il pensiero collettivo è cambiato ed oggi un settantenne è ancora una persona giovane, dinamico e può pensare al suo futuro programmando un sacco di cose da fare.

Si, lo so che stai pensando: Ma come fai a dire una cosa del genere Enzo?!?!

Io a ottant’anni a giocare a calcio e pallamano? Ma se mi vedo a malapena in grado di giocare a briscola al bar del paese?

Comprendo bene che è più difficile cambiare certe abitudini se hai 80 anni o più, ma non credi che comunque ci sia del margine di miglioramento? Forse c’è la possibilità anche per te di introdurre nuove abitudini che facciano la differenza? Forse bisogna avere il coraggio di essere diverso?

Se invece hai fra 55 e 70 anni allora questo articolo ti tocca in prima persona e fai parte di coloro che hanno compreso il vecchio modo di pensare, ma hanno anche avuto la fortuna di vivere a pieno il cambiamento ed oggi puoi farti domande nuove ed interessanti per mettere in dubbio i vecchi paradigmi depotenzianti.

Tu sai bene che la medicina, l’igiene e la sicurezza sociale stanno sostenendo questo importante aumento della durata della vita e che certamente diventeremo tutti più longevi.

Se vai sul sito http://www.populationpyramid.net puoi divertirti a scoprire l’evoluzione della struttura demografica nel mondo. Da li vedi che le statistiche confermano che ci saranno sempre più senior e super senior e la maggior parte di loro saranno anche longevi.

Attualmente in Europa la popolazione con più di 65 anni é del 17% e questa cifra aumenterà rapidamente fino a raggiungere il 28% nel 2050. 

Questo significa che, ad esempio in Italia, il numero delle persone 65+ passerà dagli attuali 14 milioni a oltre 20 milioni nel 2050, ed il numero delle persone con oltre 80 anni passerà da 4,5 milioni a oltre 9 milioni entro quella data.

Negli ultimi decenni abbiamo aggiunto anni alla vita e oggi abbiamo più tempo a disposizione.

Tutto ciò suona meraviglioso, ma oltre ad essere longevi saremo anche sani e felici?

Le statistiche ci dicono che i costi della salute sono in forte aumento, che la percentuale di malattie degenerative è destinata ad aumentare (una persona su tre dopo gli 80 anni) e che la durata di vita “sana” si sta riducendo. Quindi più longevi, ma meno sani?

Nell’aria c’è però nuovamente qualcosa, una nuova “forma mentis” che mette nella testa delle persone che una soluzione arriverà ed il problema si risolverà in qualche modo. E’ sempre stato così! Qualcuno prima o poi risolve le cose e la vita va avanti. Su, dai, non fasciamoci la testa e non pensiamoci troppo.

A te sembra un ragionamento che sta in piedi? E’ una cosa responsabile ( abilità di risposta) sperare?

E’ un po’ come quando si sta a casa a guardare la televisione, magari una telenovela. Il semplice fatto di vedere la bella vita, sana e felice degli attori ci fa immedesimare e credere che anche noi già abbiamo una  vita sana, bella e felice senza che si debba fare nulla. Senza agire, senza sforzo.

Ma non è così e voglio portarti 4 considerazioni su cuoi dobbiamo riflettere:

  1. la popolazione over-65 aumenterà negli anni a venire, fino a diventare la maggioranza della popolazione mondiale 
  2. la medicina porterà ad allungare la vita media in modo costante, facendoci raggiungere 100, 120 o 150 anni di vita
  3.  la società e le persone non hanno mai vissuto prima d’ora tali cambiamenti socio-demografici e non sono pronte per questa trasformazione
  4.  lo stile di vita delle persone e gli interessi in gioco genereranno masse di anziani e vecchi, senza ruolo, malati, soli e bisognosi di assistenza e cure 

A fronte di una piccola percentuale di persone che hanno preso coscienza di queste trasformazioni e hanno deciso di prendersi la responsabilità per la propria longevità, la maggior parte invece sta dalla parte dei consumatori felici e spensierati, speranzosi che qualcuno o qualcosa risolverà il problema. 

La maggior parte sta a casa e continua a guardare la telenovela immaginando di essere l’attore sano, bello e felice. 

E tu come la vedi, vuoi stare dalla parte degli spettatori oppure vuoi diventare l’attore protagonista?

Te lo dico con il cuore, non ci sarà nessuno ad aiutarti, nessuno salterà fuori dallo schermo con una ricetta magica per farti rimanere sano ed immortale. Tocca a te, si, proprio da questo momento. Non ci sarà nessuno, all’infuori di te stesso che si occuperà con passione, amore e dedizione della tua vita.

Questo sfida non si potrà vincere stando a guardare, ma solo attraverso una presa di coscienza delle persone, ovvero tutto parte da te e da quello che farai da quando avrai finito di leggere questo articolo al momento che lascerai questa terra.

Aggiungo che quello che deciderai di fare tu sarà bene per te, ma contribuirà anche a cambiare chi è vicino a te! L’esempio è tutto!

Ma Enzo, come posso cambiare la situazione? Mi stai dicendo che devo prendermi personalmente la responsabilità di tutto? Mi stai dicendo che non devo fare la vittima e che ho potere sulla mia vita?

Indipendentemente dall’andamento generale ognuno di noi ha sempre la possibilità di scegliere se far parte della massa e accettare il luogo comune oppure fare la differenza nella propria vita, decidendo e scegliendo in un modo differente.

Tu puoi decidere che la tua salute è una cosa di tua responsabilità.

Oggi una nuova branca della medicina, l’epigenetica, ci spiega come non siamo vittime predestinate dei nostri geni, ma che attraverso il nostro modo di pensare andiamo ad attivare determinati geni piuttosto che altri, generando di fatto malattia o salute.

Il Dr. Bruce Lipton, ha spiegato tutto questo molto bene nel libro “biologia delle credenze”dimostrando che attraverso le credenze determiniamo la nostra vita.

Aldilà di quello che ti accade diventa importante cosa pensi sopra alla cosa che ti è successa! Il come pensi sopra, il come elabori l’accaduto va ad influenzare la reazione genetica.

Per usare una bella metafora la tua genetica è come una grande orchestra composta da tutti gli strumenti musicali possibili. Tu, attraverso le tue credenze, decidi di far suonare unicamente alcuni strumenti e quindi decidi la tua musica.

Sapere che funzioniamo così ci mette in mano la responsabilità della nostra vita al 100% e ci mette in mano la grande responsabilità di scegliere come pensare.

Oggi sappiamo e siamo liberi di scegliere. Le informazioni sono tante e a disposizione di tutti coloro che le vogliono trovare. Sta dunque ad ognuno di noi decidere di accettare la vecchia forma mentis oppure fare il rinnovo del “software” che abbiamo nel cervello e scegliere di essere un protagonista che determina la propria vita.

Oggi possiamo evitare di farci condizionare dalla nostra famiglia, dai nostri amici e dalla comunità nella quale siamo nati e cresciuti. Oggi possiamo scegliere nuove comunità di persone che condividono idee, principi di vita e valori in linea con le nostre aspirazioni.

Com’è il contesto nel quale vivi? Quali sono gli esempi attorno a te? E’ simile a quello degli anni 60 oppure è un contesto favorevole allo sviluppo di buoni pensieri e una buona genetica?

Se il tuo contesto non ti piace allora puoi fare tre cose:

  1. limitare al minimo i danni delle influenze “negative” diventando tu stesso promotore di un nuovo modo di vedere le cose ed essere determinato a cambiare tu il tuo contesto
  2. depistare chi cerca di riportarti sul negativo, cambiando discorso. Non devi accettare che riversino dentro il tuo cervello la loro vecchia “spazzatura”
  3. scegliere di farti “influenzare” sono da situazioni “positive” con il nuovo modo di pensare che vuoi

Questo è possibile iniziando a frequentare persone che vogliono continuare a crescere e condividere per diventare dei senior o super senior saggi e sani.

Pensa alle opportunità date da internet. Pensa che bello poter condividere con una famiglia allargata le proprie idee ed aspirazioni.

Proprio per questo motivo nasce Longebility e, se non l’hai ancora fatto, iscriviti alla newsletter in modo da rimanere collegato a persone che vogliono una terza e quarta età che faccia la differenza.

Va bene tutto, ma da dove si comincia? Ci sono dei principi oppure un metodo da seguire per iniziare a “longebilitare”?

C’erano e, forse, ancora ci sono nel mondo delle culture dove gli anziani vengono considerati, rispettati e onorati. Ci sono culture dove i senior e super senior hanno un ruolo importante da svolgere.

Penso in particolare alla cultura indiana dove generazioni diverse convivevano e ognuna aveva il proprio ruolo. Un amico indiano mi ha visitato a Locarno lo scorso anno.

Gli ho presentato mia mamma di 80 anni e lui si è inchinato a toccarle i piedi in segno di rispetto. Mi ha poi spiegato che l’anziano merita rispetto e va onorato.

Penso anche alla cultura del sud Italia dove i legami famigliari sono ancora molto vividi, dove spesso si vive ancora tutti insieme o poco lontani uno dall’altro. Dove la nonna ha il proprio ruolo nel sostenere con i nipoti e le faccende domestiche ed i nonni sono attivi con attività manuali. 

Si vabbè, già immagino che mi dirai che queste cose sono di un tempo che fù! Ormai nella nostra società moderna e consumistica queste cose sono impensabili oggi. Non c’è tempo, bisogna correre, bisogna essere efficaci e qualcuno si occuperà anche degli anziani.

Il fatto è che quegli anziani, senior e super senior come amo chiamarli io, saremo noi!

Tu hai ragione a dirmi che qualcuno se ne occuperà, ma chi? Te stesso puoi occuparti di te ed imparare a longebilitare oppure qualche costosa casa per anziani sarà forse lieta di farlo. Cosa preferisci?

Longebility ti propone di cominciare a comprendere che ci sono quattro fasi nella vita, quattro stagioni ed il primo passo è capire quali sono. Ogni stagione è importante, ogni stagione è un “campo evolutivo” su quale sei chiamato a giocare la tua partita.

Ad ogni età c’è un ruolo ed un atteggiamento specifico con cui stare in campo.

Diciamo che fino ai 50 anni si tratta di cavarsela con il mondo materiale e conquistare istruzione, lavoro, famiglia, casa, auto e soldi.

Dopo i 50 anni si cambia campo e si passa alla conquista del mondo interiore, del piacere per la crescita personale, la conoscenza più profonda di se, la consapevolezza e la saggezza.

Il logo di Longebility sta proprio a rappresentare queste due fasi della vita che si incrociano, la vita materiale prende inizio con la nascita ed ha il suo apice verso i 50 anni, al contrario la vita “spirituale” è molto alta quando si è bimbi, poi diminuisce verso i 50 anni per poi riprendere d’importanza nella seconda parte della vita.

Questo è il primo passo per iniziare a “longebilitare” ( un termine che ho coniato io, e che significa “abilità di essere longevo”).

Non è sufficiente questa consapevolezza per essere saggi e felici, però è il primo passo.

E’ un po’ come avere uno schema di gioco per stare in campo e sapere in che ruolo si sta giocando la partita.

Nei prossimi articoli scopriremo insieme quali sono gli altri importanti passi per stare bene e decidere di prendersi la respnsabilità per il proprio benessere.

Ti auguro buona longebilità.

Enzo Parianotti 

Ricercatore e Fondatore di Longebility 

Il primo rivoluzionario sistema per una vita longeva e felice 


PS: Non è mai troppo tardi per cambiare rotta, ma prima cominci a immaginare come vorresti vivere la tua Terza e Quarta età della vita, meglio sarà per conservare la tua autonomia e capacità di decidere per te stesso. 

Su Longebility raccolgo i metodi e i consigli pratici per aiutarti a programmare una vecchiaia di salute, degna di essere vissuta come la desideri.

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